Retori svela la prima collezione Chapter 01 con un evento intimo a Casa Flash Art
Un giardino segreto nel cuore di Milano, diversi invitati super selezionati, cocktail nelle mani e sguardi che scrutano tessuti come fossero quadri. L’altra sera, a Casa Flash Art in via Durini, la moda ha incontrato l’arte sotto il nome di Retori – marchio emergente ma già lucidissimo nel pensiero – per svelare in anteprima Chapter 01, collezione d’esordio del brand. Un racconto condiviso, o meglio, un rito di passaggio. Al piano terra, l’accoglienza informale di un cocktail tra le sale e il giardino; al piano interrato, una cena esclusiva tra le opere che hanno ispirato i capi: quelle di Diedrick Brackens e Daniella Portillo, due artisti che con la loro poetica di memoria e risveglio hanno acceso la miccia creativa della direttrice artistica Salma Rachid.
In Chapter 01 i volumi sono fluidi, i materiali generosi, i dettagli parlano piano e in profondità. Blazer reversibili, trench che diventano abiti, sciarpe che abbracciano come una promessa. La palette – senape, bordeaux, verde foresta – è un paesaggio mentale da indossare. E poi ci sono loro, le bandane in pelle tricolore. Non si parla di tendenze, ma di identità, memoria, radici. E di un modo altro di intendere la moda: come narrazione. A questo racconto, hanno preso parte l’altra sera, fra gli altri, la direttrice artistica Salma Rachid, il Ceo Zaccheo Manzoni, i padroni di casa dell’evento Gea Politi e Cristiano Seganfreddo, e molti esponenti del mondo dell’arte e della cultura come Milovan Farronato, Nico Vascellari, Caroline Corbetta, Cloe Piccoli, Damiano Gullì, Tommaso Sacchi, Emanuela Schmeidler e Carlo Antonelli.
Disegnata e prodotta in Italia, Chapter 01 è dunque un diario di viaggio emozionale e sartoriale, pensato per chi si muove nel mondo con consapevolezza e desiderio di bellezza.
Foto: Ludovica Arcero
Testo: Germano D’Acquisto
